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Biologici e no. Prezzi a confronto – FOTO

Quanto costano le carote? A differenza del prezzo, pressoché uniforme, di altri prodotti  – ad esempio un litro di latte, spesso usato per valutare il livello di confidenza con la realtà quotidiana – quello delle carote (così come quello delle zucchine, dei finocchi e delle mele) può oscillare di parecchio e lievitare fino a oltre il 400%. Talvolta questa differenza è dovuta, come mostrano le foto che seguono, alla presenza o meno dell’indicazione “bio”. Vale davvero la pena spendere tanto di più?

Ecco le foto scattate personalmente dalla Senatrice Cattaneo in un supermercato nei pressi di Milano sabato 30 marzo 2019. Dalle immagini si notano differenze di prezzo che vanno dal +36% delle mele bio rispetto a quelle da agricoltura integrata al 453% dei finocchi biologici rispetto a quelli non bio (le carote bio hanno un prezzo più elevato del 79% di quelle da agricoltura integrata; le zucchine bio costano il 131% in più rispetto alle convenzionali). NB: i prezzi dei prodotti non biologici sono sempre indicati al chilo. Quelli presenti “in grande” sui cartellini dei prodotti biologici, invece, si intendono “a confezione”, e il contenuto delle confezioni è sempre inferiore a un chilo. Il prezzo al Kg è indicato a parte, più in piccolo.

 

A sinistra, carote non biologiche, prezzo 1,28 €/Kg. A destra, carote biologiche, prezzo esposto 1,15€/500 g; prezzo al Kg, in piccolo: 2,30€ (+79%).

 

A sinistra, finocchi non biologici, prezzo 0,98 €/Kg in offerta; prezzo pieno 1,88€/Kg. A destra, finocchi biologici, prezzo esposto 3,25€ per 600 g; prezzo al Kg, in piccolo: 5,42€ (+453%; +261% rispetto al prezzo non in offerta).

 

A sinistra, mele non biologiche, prezzo: 1,68 €/Kg. A destra, mele biologiche, prezzo esposto 1,15€/500 g; prezzo al Kg, in piccolo: 2,30€ (+36%).

 

A sinistra, zucchine non biologiche, prezzo 1,88 €/Kg. A destra, zucchine biologiche, prezzo esposto 3,48€/800 g; prezzo al Kg, in piccolo: 4,35€ (+79%).

 

Peraltro, vendere i prodotti già confezionati implica una maggiore produzione di rifiuti, in aperta contraddizione con il principio, in sé condivisibile, di rispetto dell’ambiente che spesso ispira chi, seguendo la narrazione prevalente, sceglie di acquistare prodotti biologici. A ulteriore riprova, di seguito, una fotografia scattata in un supermercato di Roma il 17 marzo 2019, che mostra a sinistra cavolfiori biologici confezionati in sacchetto uno per uno, accanto a cavolfiori da agricoltura convenzionale sfusi. La differenza di prezzo è nell’ordine del 144% in più per il biologico rispetto al convenzionale.

 

Per un approfondimento sul tema, si segnalano alcuni contenuti:
“Un futuro più certo per l’agricoltura integrata” – Articolo di Elena Cattaneo sul Messaggero dell’8 marzo 2019;
“L’agricoltura bio e i suoi pesticidi” – Articolo di Elena Cattaneo sul Messaggero del 27 novembre 2018;
Infine, l’articolato carteggio intercorso tra la Senatrice Cattaneo e il giornalista Michele Serra di Repubblica tra il novembre e il dicembre 2018.