Attività promosse dalla Sen. Elena Cattaneo in Senato
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La necessità della sperimentazione animale: risposta all’On. Doriana Sarli

Pubblichiamo qui la lettera aperta della Senatrice Cattaneo in risposta ad alcune osservazioni critiche ricevute da parte della deputata del Movimento 5 Stelle Doriana Sarli, sull’utilità della sperimentazione animale in fasi della ricerca scientifica che non siano quelle regolatorie.

Di seguito si riportano gli scambi tra la Sen.ce Cattaneo e l’On. Sarli; a questo link, in formato PDF, è consultabile la lettera completa.

Da: elena cattaneo
A: Senatori in carica; Deputati in carica
Inviato: Lunedì, 21 dicembre 2020 17:23
Oggetto: La necessità della sperimentazione animale: vaccini, scienza e ricerca

Gentile On. Sarli,
noto con piacere come lei abbia avuto modo di aggiornare le sue posizioni su vaccini e sperimentazione animale rispetto al nostro scambio epistolare del marzo scorso – in cui, evidentemente male informata, sosteneva che per il vaccino di Moderna Therapeutics fossero stati “bypassati i test sugli animali”. Riconoscere pubblicamente l’errore, ammettendo l’utilità, oltre all’obbligo di legge imposto da tutte le agenzie regolatorie nazionali e internazionali, dei test su animali per certificare i vaccini contro SARS-CoV-2, e per tutti i farmaci e vaccini di cui disponiamo e disporremo, è un passo avanti significativo di cui, da studiosa attiva nel campo delle bioscienze, non posso che felicitarmi.

Immagino invece sia dovuta a una simile cattiva informazione la sua affermazione del 14 u.s. secondo cui non sarebbe “mai stata valutata e provata l’utilità concreta per le persone” della sperimentazione animale su altri fronti, in particolare nella ricerca su sostanze di abuso e xenotrapianti.
Per quanto attiene alla valutazione scientifica e di merito contenuta nella sua affermazione, non singoli ricercatori o parlamentari, ma l’intera comunità scientifica nazionale e internazionale, oltre allo stesso Ministero della Salute, si è espressa unanimemente rispetto alla insostituibilità della sperimentazione animale, su questi e altri ambiti di indagine, per la conoscenza e la cura di affezioni che colpiscono l’uomo e gli animali stessi.

Mi limito a richiamare alcune tra le posizioni ufficiali più autorevoli dell’ultimo anno circa, direttamente riferite alla necessità della sperimentazione animale per lo studio di sostanze d’abuso e xenotrapianti, tra cui: la relazione di luglio 2019 dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, che svolge il ruolo di valutazione e monitoraggio nazionale sui metodi alternativi alla sperimentazione animale, la mozione del dicembre 2019 del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita; la mozione del Comitato Nazionale per la Bioetica (Organo consultivo della Presidenza del Consiglio dei Ministri) del marzo 2020 con auspicio diretto per la rimozione dei divieti; il documento del maggio 2020 dell’Accademia dei Lincei (organo consultivo della Presidenza della Repubblica); la relazione del Ministero della Salute inviata alle Camere nel luglio 2020; infine, il manifesto di novembre della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (72 Atenei) sulla “Centralità della ricerca e della sperimentazione animale”.

Approfitto qui per precisare – viste alcune recenti dichiarazioni di rappresentanti del fronte animalista – come per “sostanze d’abuso” non si intendano solo “i vizi dell’uomo” quali alcol, sigarette, droghe. La ricerca preclinica su eventuali effetti che possano dar luogo a dipendenze è necessaria ed è richiesta dalla legge anche per analgesici (anche per chirurgie o trattamenti degli stati di coma), antiepilettici, farmaci per i disturbi dell’umore e molti altri ambiti.

Chiarito il piano scientifico, resta il tema etico. Sostenere la sperimentazione animale quando produce i vaccini di cui sarebbe difficile negare di avere bisogno, mentre si continua a rifiutarla quando è volta allo studio di malattie rispetto alle quali ci si sente lontani e non a rischio, è a mio avviso un pericoloso esempio di dualismo etico, o quantomeno di confusione tra il piano della realtà e i propri legittimi, ma personali e opinabili, convincimenti – che si tenta di imporre, per legge, non solo alla comunità scientifica ma anche ai pazienti.

Mi sono perciò premurata di raccogliere, nella lettera aperta di risposta analitica che troverà allegata, una serie di elementi per illustrare la realtà della ricerca scientifica in questi settori, nell’auspicio che possano essere utili a lei (e a tutti i colleghi e i cittadini interessati) per arricchire le informazioni in suo possesso e poter in futuro legiferare sulla base delle migliori evidenze disponibili.

Cordiali saluti
Elena Cattaneo
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Senato della Repubblica
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Da: On. Doriana Sarli 
Date: lun 14 dic 2020, 23:30
Subject: Re: La necessità della sperimentazione animale: vaccini, scienza e ricerca
To: elena cattaneo
Cc: Senatori in carica; Deputati in carica

Mi duole constatare che la Senatrice Cattaneo, profonda conoscitrice della complessità del tema e delle differenti posizioni in materia, nonché delle valide alternative metodologiche affermatesi in tempi più recenti, si limiti a raccontare una storia parziale, che riporta tra l’altro il dibattito in uno spazio che appare ormai arcaico nello stesso agone scientifico.

Comprendo che quanto sta accadendo in questi anni sulla sperimentazione animale attiene all’eterna difficoltà dell’uomo di accogliere il nuovo senza resistervi. Lo comprendo. E comprendo che vi sia in campo una parte del mondo scientifico che sui metodi della sperimentazione animale ha costruito le proprie conoscenze, i propri percorsi professionali, e che sia dunque refrattario ad assumere come proprie, nuove prospettive. Ma è ormai un dato di fatto che esistono metodi sostitutivi, (di uguale, se non superiore, validità) per sperimentare senza animali, suffragati da testimonianze e pubblicazioni di pari dignità.

Questo in generale.

Ma in questo caso particolare mi sembra poi che si faccia un po’ di confusione.

La sperimentazione dei vaccini, come abbiamo detto tante volte, è “ricerca Regolatoria”, come tutta la ricerca finalizzata all’immissione in commercio dei farmaci, e questa prevede, obbligatoriamente uso di animali nella sperimentazione.

Quindi non è assolutamente in discussione oggi l’utilizzo della sperimentazione animale per la produzione di vaccini e di farmaci, che continuerà in Italia esattamente come è stato fino a oggi.

Quella in discussione è la sperimentazione, con l’utilizzo di animali, per le sostanze di abuso e gli xenotrapianti, che rappresenta quella “ricerca di base” che invece è oggetto dell’articolo del decreto legislativo n.26 del 2014 che si vuole emendare in legge europea. Ricerca di base quindi, su sostanze d’abuso e xenotrapianti, molto limitata a pochi gruppi italiani e di cui non è mai stata valutata e provata l’utilità concreta per le persone, nonostante le richieste da decreto, mai veramente ottemperate.

Volendo tornare sul discorso vaccini, corre l’obbligo di ricordare che, proprio per lo studio del vaccino Covid, i tempi della sperimentazione animale, pur essendo obbligatoria, si sono rivelati troppo lunghi per poter rispondere all’emergenza in corso, e quindi le varie fasi della sperimentazione animale sono state enormemente ridotte e/o contemporanee alle altre fasi.

Quindi oggi si vuole entrare nel merito della sperimentazione animale utilizzata nella sola ricerca di base per testare sostanze di abuso e per gli xenotrapianti e delle sue possibili sostituzioni, più etiche ma anche più predittive. 

La tutela dell’ambiente, della biodiversità e dei diritti degli animali, sono valori strettamente collegati con la tutela della salute. Ed è questa la richiesta che ci viene oggi dai pilastri del NextGenerationEu, ossia innovazione, tecnologia, sostenibilità. E soprattutto, la visione di un paese da qui a 20/30 anni.

Auspico, pertanto, che il Governo e il Parlamento sappiano affermare, con atti e parole, che la scienza deve essere libera da interessi economici e di parte, e occuparsi di salute pubblica nel rispetto dei valori fondamentali suggeriti, ancor più dopo questa terribile pandemia, dall’Europa stessa. 

Auspico, inoltre, che Governo e Parlamento facciano proprie le attese dei moltissimi cittadini che si aspettano legittimamente che lo Stato contribuisca con determinazione ai progressi della scienza senza sacrificare sensibilità e umanità che sempre devono contraddistinguerci. Con questi auspici,

Invio cordiali saluti.

Doriana Sarli

Di seguito alcuni riferimenti bibliografici su sperimentazione con metodi senza animali su sostanze d’abuso e studi su valvole cardiache con valvole fatte con materiali diversi da quelle di provenienza animale. Questo problema della sostituzione delle valvole cardiache è importante perché è l’unica forma di xenotrapianto realmente applicata. I trapianti di organo, infatti, tra animali e uomo, presentano innumerevoli problemi che vanno dal rigetto, alla trasmissione di patologie infettive a carattere zoonosico, da renderli, di fatto, inapplicabili. Infatti la sopravvivenza degli animali sottoposti a trapianto, tra specie diverse (maiale-primate) è dell’ordine di 30-60-90 giorni.

  • Hudecz et al ” Reproducibility in biological models of the blood-brain barrier” European Journal of Nanomedicine 2014, vol 6 , issue 3 doi: https://doi.org/10.1515/ejnm-2014-0021
  • Bhalerao et al ” In vitro modeling of the neurovascular unit: advances in the field” Fluids Barriers CNS 2020 Mar 16; 17 (1):22 doi: 10.1186/s12987-020-00183-7
  • Bermann et al ” Blood-brain-barrier organoids for investigating the permeability of CNS therapeutics” Nat Protoc  2018 dec, 13 (12) 2827-2843 doi: 10.1038/s41596-018-0066-x
  • F.Cho et al ” Blood-brain -barrier spheroids as an in vitro screening platform for brain- penetrating agents ” 2017 doi:10.1038/ncomms15623
  • M.B. Heringa et al “The value of organs-on-chip for regulatory safety assessment” ALTEX 2020; 37(2); 208-222. doi: 10.14573/altex.19101.1.1.

Da: elena cattaneo
A: Senatori in carica; Deputati in carica
Inviato: Venerdì, 11 dicembre 2020 15:45:11
Oggetto: La necessità della sperimentazione animale: vaccini, scienza e ricerca

Gentili colleghi,

in caso di interesse, allego un articolo a mia firma uscito oggi sul quotidiano La Stampa, che richiama l’apporto essenziale dato dalla sperimentazione animale per ottenere candidati vaccini sicuri e affidabili che ci permettano di sconfiggere il Covid-19. Nell’articolo, come già nel mio intervento in Senato di mercoledì 2 u.s. dopo le comunicazioni del Ministro Speranza, ricordo come il Ministro della Salute sia chiamato, per funzione istituzionale, a far prevalere sulle logiche identitarie e di riconoscibilità di partito l’interesse dei cittadini a una libera ed etica ricerca biomedica.

Su questa linea, recentemente la comunità scientifica italiana ha diffuso due importanti documenti. Ve li segnalo di seguito, dal momento che la questione, fin dalle prossime settimane, investirà il Parlamento sia relativamente alla conversione del probabile “decreto Milleproroghe” sia rispetto alla legge europea in discussione.

Il primo documento (consultabile a questo link) è quello pubblicato il 27 novembre dalla CRUI “Per affermare la centralità della ricerca e della sperimentazione animale”. La CRUI è l’associazione che rappresenta le oltre 70 Università italiane statali e non statali riconosciute, in cui svolgono il loro lavoro migliaia di docenti e ricercatori impegnati anche in ambito biomedico e completano la loro formazione centinaia di migliaia di giovani studenti e dottorandi di ricerca.

Il secondo è una lettera aperta del coordinamento Research4Life, sottoscritta da 45 tra Università, Fondazioni, società scientifiche ed enti di ricerca e indirizzata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Ministro della salute Roberto Speranza e al Ministro della ricerca Gaetano Manfredi, affinché si impegnino a scongiurare che dal primo gennaio scattino divieti alla sperimentazione animale che porranno definitivamente i nostri ricercatori in uno stato di minorità professionale rispetto ai colleghi europei.

Nell’auspicio che queste riflessioni possano essere utili per il prosieguo dei lavori parlamentari, invio cordiali saluti.

Elena Cattaneo
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Senato della Repubblica