Attività promosse dalla Sen. Elena Cattaneo in Senato
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I potenziali vaccini per fronteggiare il Covid sono testati sugli animali – Da D di Repubblica del 18/04/2020

In piena emergenza Coronavirus, Elena Cattaneo, nel suo editoriale su D di Repubblica, sottolinea come la ricerca su potenziali farmaci e vaccini stia andando avanti anche grazie alla sperimentazione animale, che in Italia è ostacolata da divieti aggiuntivi rispetto alla normativa europea, senza alcuna base scientifica. 

Ecco l’articolo della senatrice Cattaneo:

“Mentre scrivo quotidiani e TG interpellano senza sosta scienziati ed esperti. Siamo in piena emergenza globale per il coronavirus e l’Italia sembra lontana anni luce dal Paese delle insensate (e pericolose) campagne novax o pro-Stamina.

Il 2020, in Parlamento, si è aperto con il cosiddetto decreto Milleproroghe, che pressoché ogni anno interviene per posticipare l’efficacia di termini di legge. Dal 2014 ad oggi, più di una volta è stato utilizzato per rinviare l’entrata in vigore di alcuni divieti particolarmente restrittivi che l’Italia ha aggiunto alla disciplina europea sulla ricerca che prevede la sperimentazione animale. Ai nostri studiosi si vorrebbe impedire l’uso di animali negli studi su sostanze d’abuso e xenotrapianti. Conoscenze di cui abbiamo un assoluto bisogno. Vista l’assurdità scientifica di tali divieti – che gli stessi esperti oggi interpellati sul Coronavirus potrebbero confermare – l’Italia continua a posticiparne l’applicazione. Nel 2017 per tre anni, quest’anno, solo per uno.

Non è però questo il solo limite alla libertà di ricerca biomedica in Italia. Nel 2017 le Università di Parma e Torino hanno vinto un prestigioso bando dello European Research Council per lo studio del blindsight, la reazione alla perdita parziale o totale della vista in seguito a lesioni cerebrali causate ad esempio da ictus. Il progetto, che mira a sviluppare un protocollo per il recupero della vista, prevede una fase di studio su macachi, scelti per le analogie tra il loro e il nostro sistema visivo. Nonostante gli studiosi abbiano superato tutte le rigorose valutazioni scientifiche e etiche degli organismi europei e italiani, i responsabili dello studio hanno subito una escalation di intimidazioni e offese, fino a esplicite minacce di morte (“colpiremo duro te o la famiglia”) con invio anonimo di un proiettile.

I movimenti animalisti, forti di una propaganda aggressiva e di un linguaggio e immagini ad alto impatto emotivo, ma che travisano la realtà dei fatti, contribuiscono senza remore a trasformare studi necessari per le conquiste della medicina, passate, presenti e future, in un tabù. Se avessimo lasciato che tali campagne di disinformazione influenzassero la ricerca medica, oggi la nostra salute sarebbe ben più a rischio: non avremmo debellato la poliomielite, studiata in particolare su scimmie, non avremmo la macchina per la dialisi renale, sviluppata su conigli e cani, e niente insulina, cui si è giunti grazie a test sui cani. Non avremmo i vaccini, nessun farmaco chemioterapico né statine, nulla per la cura di asma o depressione o per il controllo del rigetto nei trapianti. Non avremmo i farmaci silenziatori che agiscono sui geni mutati, nella SMA o nell’Huntington, dai quali oggi dipendono la vita e la speranza di tante persone colpite dalla malattia. Perché metodi “alternativi” per lo studio di patologie difficili e complesse, semplicemente, non esistono. Inoltre, le conquiste di una rigorosa sperimentazione pre-clinica hanno permesso anche di fare enormi passi avanti nella protezione degli animali impiegati nei test: non uno in più, non uno in meno del necessario.

Come pensate siano testati i potenziali vaccini per fronteggiare il coronavirus, se non su animali? Se oggi, con mani ben disinfettate, applaudiamo ogni passo avanti della ricerca, dovremmo imparare a dare continuità a questo sentimento sostenendo i nostri ricercatori ogni giorno, non solo nell’emergenza”.

Elena Cattaneo
Docente della Statale di Milano e Senatrice a vita

A questo link è possibile consultare e scaricare l’articolo in formato PDF.